Sir Francis Drake: un uomo, un corsaro
Sir Francis Drake: pirata spregiudicato o valoroso corsaro? La sua figura ha influenzato non poco l’immaginario collettivo e da molti infatti è conosciuto per esser stato uno dei più grandi corsari della storia. È così, ma Drake non fu solo un pirata: fu anche un abile condottiero, comandante, uomo politico, commerciante e, soprattutto, un grandissimo esploratore. Vediamo quindi di far luce su questa figura tanto storica quanto iconica.
I primi anni in mare
Nato nel Devon, in Inghilterra, nel 1540 da genitori agricoltori e protestanti, Drake dovette fuggire nel Kent con la famiglia all’età di 9 anni a causa delle crescenti sommosse cattoliche nella zona. A soli 13 anni Drake fu iniziato alla carriera marittima nell’azienda di un vicino, un’impresa mercantile che trasportava merci in Francia e in altre nazioni europee. Dopo poco tempo, alla morte del comandante, Drake divenne capitano di una nave mercantile di proprietà e con essa tornò nel Devon dove, sotto la compagnia Hawkins, navigò al fianco di suo cugino John Hawkins.
I due furono tra i primi navigatori britannici ad arricchirsi col cosiddetto “commercio triangolare” ed, in particolar modo, con la tratta degli schiavi verso il Nuovo Mondo.
Fu proprio in uno di questi viaggi che, nel 1567, a San Juan de Ulúa (nella moderna Vera Cruz), la spedizione comandata da Drake e Hawkins [1] incontrò una possente resistenza spagnola che, nella successiva battaglia, distrusse l’intera flotta inglese meno due navi. Sopravvissuti, i due cugini tornarono in patria con solamente 70-80 uomini. Quello fu, con molta probabilità, l’evento che condizionò per sempre la vita e la carriera Drake facendo divenire gli spagnoli i suoi “nemici giurati”.
La prima spedizione militare degna di questo nome però avvenne nel 1572 quando, sfruttando l’effetto sorpresa, Drake riuscì a saccheggiare Nombre de Dios, importante colonia spagnola situata nell’Istmo di Panama, snodo cruciale per la tratta dell’oro dall’America latina. L’anno seguente, unitosi in viaggio al bucaniere francese Guillaume Le Testu, attaccò nuovamente l’istmo e, intercettato un convoglio di muli provenienti direttamente dalle miniere spagnole in Perù, riuscì ad impossessarsi di un carico di oltre 20 tonnellate di oro e argento. Ritornato in patria con un bottino immenso, nel 1577 venne incaricato dalla regina Elisabetta I di compiere un viaggio segreto con lo scopo di circumnavigare il globo e scoprire nuove rotte commerciali non controllate dai nemici spagnoli.
[Il viaggio di Drake verrà approfondito in modo appropriato nel prossimo articolo. Una trattazione marginale non avrebbe dato abbastanza rilievo ad un’impresa di così grande importanza]
[1] Hawkins divenne poi, negli anni che seguirono, un agente dei “servizi segreti” inglesi e, successivamente, un abile politico. Divenuto tesoriere della marina, ne riformò quasi completamente l’amministrazione e contribuì in prima persona a rivoluzionarne la flotta.
Lo scoppio della guerra
Gli incredibili guadagni fruttati alla corona inglese dalla spedizione di Drake, rientrato in patria nel 1580, a dir poco insperati all’inizio del viaggio, permisero al governo di Londra di finanziare la costruzione di un’imponente flotta, risultata indispensabile per la guerra scoppiata solamente 5 anni dopo il ritorno del corsaro.
In quegli anni infatti le relazioni fra Londra e Madrid erano a dir poco tese; i recenti successi di Drake e i saccheggi perpetrati dalla sua flotta andavano a sommarsi alle già esistenti rivalità religiose e, soprattutto, di successione al trono.
Filippo II infatti, re di Spagna, reclamava il proprio diritto al trono inglese essendolo stato, anche se solamente reggente, durante il matrimonio con Maria I (Maria la sanguinaria). Quest’ultima infatti, sorella maggiore di Elisabetta, figlia di Enrico VIII e Caterina d’Aragona, era stata sovrana d’Inghilterra fino al 1558, anno della sua morte, e, durante il suo breve regno, aveva tentato di riportare l’Inghilterra al cattolicesimo. La sua opera di riforma, dopo il sisma del padre, risultò tuttavia vana con l’ascesa al trono di Elisabetta, di fede protestante.
Questi motivi religiosi, uniti alle già citate motivazioni commerciali, sfociarono nello scoppio della guerra anglo-spagnola del 1585 (tuttavia mai dichiarata formalmente).
Drake venne quindi inviato subito, questa volta in veste ufficiale, ad attaccare e saccheggiare le città spagnole nelle Indie Occidentali; fra le principali vittorie ci furono Santo Domingo e Cartagena in Colombia e St. Augustine in Florida.
L’invincibile Armata
Il continuo susseguirsi di attacchi alle colonie convinsero il sovrano spagnolo Filippo II a tentare l’invasione dell’Inghilterra, spedizione rivelatasi problematica sin dalle prime battute.
Per affrontare l’imminente invasione infatti la Spagna si adoperò nel 1587 per realizzare “l’Invincibile Armata”, una possente flotta costituita da 130 imbarcazioni tra galeoni e vascelli armati. I preparativi della flotta furono sin da subito ostacolati dallo stesso Drake che, nell’aprile dello stesso anno, con un attacco fulmineo a Cadice, riuscì a bruciare 37 vascelli ancora in fase di costruzione nel porto della città. In seguito alla sortita inoltre, Drake continuò per oltre un mese a perpetrare continue incursioni ai danni della Spagna rendendone praticamente impossibile l’avvicinamento da parte di navi alleate.
Dopo diversi rinvii, Filippo II diede l’ordine di salpare il 28 marzo del 1588. Entrata nella Manica verso la fine di luglio e dopo qualche piccolo scontro, l’Invincibile Armata gettò l’ancora il 6 agosto al largo di Calais per imbarcare l’esercito ma i britannici, con un attacco a sorpresa il giorno seguente e con Sir Francis Drake a ricoprire il ruolo di comandante in seconda della flotta, riuscirono a gettare nel caos l’intera flotta nemica in quella che divenne nota come la Battaglia di Gravelinga.
Gli spagnoli persero sin da subito 3 galeoni, dimostratisi inadatti alla navigazione nella manica, e dovettero abbandonare la battaglia. A causa dei forti venti contrari però si videro costretti a far rientro in Spagna circumnavigando la Gran Bretagna. Al largo delle coste occidentali dell’Irlanda la flotta spagnola in fuga si imbatté in tre violentissime tempeste che causarono la perdita di 45 imbarcazioni e 10 mila marinai. Il tentativo spagnolo di invadere l’Inghilterra si tramutò quindi in una disfatta completa.
Il contrattacco inglese
La risposta inglese all’impresa spagnola non si fece attendere a lungo; l’anno seguente Drake, coadiuvato da Sir John Norreys, partì con la “Revenge”, sua nave ammiraglia, e una flotta di oltre 150 velieri con lo scopo principale di catturare la flotta spagnola permasta nell’atlantico e supportare la rivolta portoghese di Lisbona contro il dominio spagnolo. La spedizione però si rivelò sin da subito assai complicata; per prima cosa la flotta inglese si diresse verso La Coruña, uno dei principali porti spagnoli sull’atlantico. Dopo aver conquistato solo una parte della città e distrutto o saccheggiato tutti i mercantili presenti nel porto, gli inglesi dovettero rinunciare a prendere la città dopo un assedio durato due settimane e costato oltre 12 mila perdite e l’affondamento di svariate imbarcazioni. La successiva conquista via terra di Lisbona si rivelò un completo fallimento e la flotta di Drake, diretta verso le Azzorre, venne investita da una violenta tempesta e dispersa, decretando così la fine della spedizione.
La fine di un corsaro
A questa spedizione ne seguì un’ultima, rivelatasi poi fatale. Nel 1595 Drake partì, sempre su ordine della corona, per saccheggiare nuovamente le indie occidentali spagnole ma, dopo aver fallito la conquista del porto di Las Palmas, venne sconfitto anche nella successiva battaglia di San Juan. Fu durante questa battaglia che Drake sopravvisse, quasi miracolosamente, alla salva di cannoni, proveniente dal forte di El Morro, che colpì la cabina della sua nave.
Due settimane dopo però, nel gennaio del 1596, Sir Francis Drake morì a causa della dissenteria mentre la sua nave si trovava ancorata al largo di Portobelo. Come da lui richiesto prima di morire, gli venne fatta indossare l’armatura e la sua salma venne riposta in una bara sigillata di piombo e seppellita in mare. Ad oggi il suo feretro non è ancora stato trovato. In seguito alla sua scomparsa, la flotta britannica si ritirò e fece ritorno in patria.
Sir Francis Drake nella cultura di massa
Come potrebbe apparire ben ovvio, le stupefacenti imprese, sia in campo militare che geografico, di Drake contribuirono non poco alla nascita e allo sviluppo di quello che sarebbe poi diventato l’Impero Coloniale Inglese. Gli enormi guadagni proveniente dalla sua circumnavigazione del globo permisero, come detto, di armare una nuova e rinnovata flotta e le rotte da lui aperte contribuirono all’evolversi dei commerci anche in oriente. La crescita di tali tratte commerciali portò alla fondazione, nel 1600, della Compagnia delle Indie Orientali, una delle imprese commerciali più prolifiche della storia. La sede della compagnia, situata nel centro di Londra, permise un’affluenza senza precedenti di fondi e denaro e la conseguente formazione di numerose aziende ad essa legata. Questo si tradusse nella nascita di quella che noi oggi chiamiamo la “City” di Londra, una delle capitali della finanza mondiale.
Ad oggi la figura di Drake è universalmente riconosciuta come uno dei simboli dell’epoca d’oro della pirateria; le sue imprese sono diventate fonte d’ispirazione per film, serie tv, videogiochi e, ovviamente, opere letterarie. Tra le più famose non possiamo non citare la celebre collana di Salgari, “I Corsari delle Antille”, con protagonista il Corsaro Nero e ispirata alle scorrerie e alle imprese di uomini come Drake.
– Nicholas
Grazie per la lettura e buon proseguimento sul canale!
Bibliografia
- La Grande Storia, National Geographic: Vol 26 – L’era delle esplorazioni
- Storia del Mondo Moderno, Cambridge University (Seconda edizione tradotta da Garzanti, 1982): Vol III – La Controriforma e la rivoluzione dei prezzi (1559 – 1610)
- Francis Drake (1)
- Francis Drake (2)
- English Armada
- Francis Drake (3)
- Francis Drake (BBC)
- Francis Drake – RaiScuola (Barbero)
- Francis Drake (4)
- Nombre de Dios