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L’Operazione Leone Marino

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Perché Hitler non ha mai invaso la Gran Bretagna? Perché non ha mai attraversato il canale della Manica con una grande armata, come fatto da Claudio per conquistare la Britannia?

Ebbene, in verità l’operazione era già stata pianificata. Nome in codice: Leone Marino.

L’inizio

Questo lungo viaggio inizia a Berlino. Siamo nel 1940. La Francia si è oramai arresa.

Hitler inviava all’Inghilterra una richiesta di pace. Quest’ultima non solo era rimasta senza alleati ma aveva lasciato armi, equipaggiamenti e morale nella Francia da cui i soldati britannici erano dovuti frettolosamente scappare.

La richiesta era assai dignitosa, e in molti pensavano che sarebbe dovuta essere accettata. Ma ciò avrebbe significato lasciare a Hitler totale libertà in Europa. Così Churchill rifiutò, e promise agli inglesi “sudore, lacrime e sangue“.

Le gravi condizioni del Regno Unito, però, davano alla Germania la possibilità di discutere, e non si faceva dai tempi della battaglia di Trafalgar, di un’invasione ai danni dello stesso.

Il piano era fondamentalmente semplice: ottenere la superiorità aerea – altrimenti la Royal Navy avrebbe fatto fallire il piano – e a quel punto inviare diverse divisioni ad occupare la regione.

Schema dell’Operazione Leone Marino

Per poter ottenere la superiorità aerea, però, bisognava sconfiggere la Royal Air Force.

E in Germania quasi nessuno, neppure Hitler – che già pensava all’URSS – credeva nella possibilità di neutralizzare l’aviazione britannica.

Quasi nessuno ad eccezione di Goering.

La battaglia d’Inghilterra

Contando sulla netta superiorità numerica (almeno di 3 a 1), sull’ottimo addestramento dei soldati e sulla qualità dei caccia, era certo di vincere in fretta. E di poter a quel punto distruggere il Regno Unito senza neppure richiedere lo sbarco delle divisioni.

 “Bombardate i porti, gli aeroporti, le strade, le fabbriche, le infrastrutture, bombardate le città, spargete il terrore ovunque e in breve ridurrete il nemico in ginocchio. Scordatevi gli eserciti, le trincee e i cannoni : nella guerra del futuro, l’aeroplano e solo l’aeroplano la farà da padrone. E la farà da padrone proprio perché facendo dovunque terra bruciata, renderà inutili gli eserciti, le trincee, i cannoni.”

Giulio Douhet, negli anni Venti

Ma non andò tutto come previsto.

La qualità dei caccia tedeschi mostrò carenze sopratutto nell’autonomia. I tedeschi poi sottovalutarono gli inglesi ed i loro sistemi di controllo; questi invece riuscivano a individuare gli aerei tedeschi mentre ancora stavano partendo, in Francia.

Inoltre la Luftwaffe mancava di informazioni. Così spesso sorvolando zone che credevano indifese subivano ingenti danni.

Avevano così poche informazioni che, per progettare lo sbarco sulla costa, dovettero affidarsi alle cartoline spedite dai turisti anni prima della guerra!

Formazione della RAF in volo

I bombardieri nemici, non i caccia, sono il nostro obiettivo principale: concentratevi su di essi, rompetene la formazione, isolateli, inseguiteli uno per uno, non date loro tregua, attaccateli prima che sgancino le bombe.

Sir Hugh Dowding, Maresciallo dell’Aria

Spesso però gli inglesi dovevano ricorrere a vecchi aeroplani, piloti con sole due settimane di addestramento o stranieri, che non parlavano neppure una parola di inglese.

A luglio, i tedeschi poterono iniziare i bombardamenti, colpendo prima i convogli navali che trovava a tiro, poi le stazioni radar.

Ma luglio iniziò anche a portare i primi problemi. Gli inglesi, seppur in completa minoranza per mezzi, riuscirono a reggere il confronto col nemico.

Tutto ciò grazie… Alle loro capacità organizzative.

Ogni volta che una stazione radar veniva abbattuta, era subito ricostruita. E durante gli scontri i soccorsi arrivavano sempre al momento giusto, mentre spesso i bombardieri tedeschi si trovavano indifesi.

Veniva inoltre allestiti, come nel famoso esempio del Porto di Suez, dei finti campi di addestramento che venivano bombardati dai piloti tedeschi.

A metà agosto, poi, i tedeschi iniziarono dei bombardamenti a tappeto. Gli aeroporti erano colpiti in continuazione. Inizia la fase più critica dello scontro. La RAF era oramai allo stremo, i piloti – sempre meno, e sempre meno esperti – erano costantemente in volo. E se i tedeschi avessero continuato a bombardare così gli aeroporti, la RAF si sarebbe dovuta ritirare più a Nord.

Il Terzo Reich ad un passo dalla vittoria.

Ma i tedeschi non ne sapevano nulla; erano privi di informazioni sulle perdite nemiche.

Ed a quel punto avvenne uno strano miracolo per l’Inghilterra. Un pilota tedesco, uscito fuori rotta, lanciò alcune bombe su Londra. A quel punto dei bombardieri inglesi si vendicarono, sganciando altre bombe, ma su Berlino. Non riuscirono a fare alcun danno, ma Hitler si infuriò.

Se gli inglesi continuano ad attaccare le nostre città, io raderò al suolo le loro.

Adolf Hitler

Venne dato ordine di distruggere le città inglesi.

Strano miracolo, perché mentre la capitale veniva bombardata giorno e notte – era il famoso Blitz di Londra – gli aeroporti potevano essere ricostruiti, gli aerei prodotti in grandi quantità, i piloti addestrati.

Ed a settembre, oramai, la battaglia d’Inghilterra poteva dirsi vinta dagli inglesi.

Leone Marino

Ma torniamo ora all’idea avuta dai tedeschi. Il piano nel caso avessero vinto quella che divenne la battaglia d’Inghilterra.

L’Operazione Leone Marino avrebbe potuto funzionare? Cosa avrebbe comportato?

Probabilmente il piano non avrebbe funzionato.

Infatti, anche se le divisioni tedesche fossero sbarcate, gli inglesi avrebbero – ed erano pronti a farlo – costituito una linea difensiva con cui bloccare i nemici. Dopo aver fatto ciò la Royal Navy avrebbe potuto raggiungere la Manica e bloccare i rifornimenti. In questo modo le divisioni tedesche si sarebbero dovute arrendere.

La superiorità aerea, infatti, non era sufficiente a garantire la neutralizzazione di una delle più grandi e potenti flotte al mondo.

Inoltre, cosa molto importante, la logistica tedesca non era in grado di far fronte allo sbarco di più di 10-11 divisioni, numero che avrebbe vanificato le possibilità di vittoria.

Bisognava infatti trasportare quotidianamente tonnellate e tonnellate di rifornimenti, sperando ovviamente di non trovarsi a che fare con incursioni della RAF o della Royal Navy.

Anche vincendo la Battaglia d’Inghilterra, quindi, la Germania non sarebbe mai riuscita a conquistare la Gran Bretagna.

Comunque ritengo interessante riportare, come curiosità, alcuni dettagli su cosa sarebbe accaduto nel caso della riuscita dell’Operazione Leone Marino.

Il Regno Unito sarebbe stato fortemente modificato, creando lo “United Ireland” e garantendo l’indipendenza alla Scozia.

Chi sarebbe invece rimasto a capo dell’Inghilterra? Ebbene, i piani tedeschi – prevedevano di rimettere sul trono Edoardo VIII – re di simpatie naziste obbligato anni prima all’abdicazione -.

Ma erano anche previsti dei piani di deportazione e di sterminio, che avrebbero potuto riguardare larghe fasce di popolazione. L’orrore nazista non avrebbe avuto fine.

Questa è, ovviamente, solo la versione tramandata dalla tradizione; è probabile che Cesare si sia solo accasciato a terra gemendo e che, come avviene spesso per personaggi della sua portata, gli siano state attribuite delle parole assai più potenti e degne della sua vita.

– Davide

Grazie per la lettura e buon proseguimento sul canale!

Biliografia

I tanti e i pochi

Operazione Leone Marino
Operation Sea Lion

La battaglia d’Inghilterra

L’Operazione Leone Marino e la Battaglia d’Inghilterra

10 luglio 1940 La battaglia d’Inghilterra

Battaglia d’Inghilterra (Wikipedia)